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Certificazione della parità di genere

Qualsiasi tipo di Organizzazione, sia del settore privato, pubblico o senza scopo di lucro, indipendentemente dalle dimensioni, ma con almeno un dipendente, e dalla natura dell’attività può certificarsi in conformità alla PdR 125/2022 “Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere” (art. 46 bis del D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198, c.d. Codice delle Pari opportunità, come modificato dalla L. 5 novembre 2021, n. 162).

La certificazione della parità di genere è un documento di applicazione volontaria che misura il rispetto delle pari opportunità in azienda in base a 6 indicatori (KPI) attinenti alle differenti variabili quali:

  1. Cultura e strategia;
  2. Governance;
  3. Processi HR;
  4. Opportunità di crescita in azienda neutrali per genere;
  5. Equità remunerativa per genere;
  6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Ogni Area è contraddistinta da un peso % (fatto 100 il totale del peso delle differenti Aree) che contribuisce alla misurazione del livello as-is dell’organizzazione e rispetto al quale sono misurati gli stati di avanzamento costanti nel tempo. Per ciascuna Area di valutazione sono stati identificati degli specifici KPI attraverso i quali misurare il grado di maturità dell’organizzazione attraverso un monitoraggio annuale e una verifica ogni due anni, per dare evidenza del miglioramento ottenuto grazie alla varietà degli interventi messi in atto o del remediation plan attivato.

Al rilascio della certificazione della parità di genere alle imprese in conformità alla UNI/PdR 125/2022 provvedono gli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008.
L’elenco è consultabile sul sito www.accredia.it

Vantaggi per le imprese

L’ottenimento della Certificazione, oltre a rafforzare l’immagine e la reputazione aziendale, consentirà alle organizzazioni di accedere ai seguenti vantaggi:

  • un incentivo economico, sotto forma di esonero dal versamento di una percentuale dei complessivi contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in misura pari all’1%, con un gap di euro 50.000 annui;
  • un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali, da parte di autorità titolari di fondi europei, nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;
  • punteggi premiali agli operatori economici che intendano partecipare a gare d’appalto pubbliche (Dlgs 36/2023 - Codice dei contratti pubblici - e ssmmi);
  • la diminuzione della garanzia del 20%, cumulabile con tutte le altre riduzioni previste dalla legge, in caso di possesso di certificazioni (riportate nell’allegato II. 13 al Codice) attestanti specifiche qualità, tra le quali rientra anche la certificazione della parità di genere.

Compiti delle Consigliere di parità regionali e territoriali

Alle Consigliere di parità regionale e territoriali spetta il compito esercitare il controllo e la verifica del rispetto dei requisiti necessari al mantenimento dei parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere.

Obblighi per aziende certificate

Il datore di lavoro fornisce annualmente, anche sulla base delle risultanze dell'audit interno, un'informativa aziendale sulla parità di genere, che rifletta il grado di adeguamento ad UNI/PdR 125:2022.

In particolare, le imprese sono chiamate a monitorare, attraverso l’organismo di certificazione o anche tramite un audit interno, il loro grado di maturità in termini di politiche, processi, pratiche organizzative e comportamenti a sostegno della parità, evidenziando nell’informativa che cosa hanno fatto per la parità di genere ed indicando il punteggio che raggiungerebbero ad un anno di distanza dall’ottenimento della certificazione, attraverso una verifica dei KPI.

L’informativa annuale deve essere inviata alla Consigliera di Parità regionale al seguente indirizzo di posta elettronica ordinaria: consigliera_di_parita@regione.lombardia.it, indicando nell’oggetto: “informativa annuale sulla parità di genere”.

Nel testo della e-mail devono essere riportati chiaramente:

  • denominazione/ragione sociale (come da visura camerale)
  • partita IVA /C.F.
  • data di rilascio.

Contributi economici per le imprese che vogliono certificarsi

Regione Lombardia ha pubblicato l’Avviso Pubblico “Verso la certificazione della parità di genere” che mette a disposizione 10 milioni di euro per le micro, piccole e medie imprese.

Per tutte le informazioni clicca sulla pagina dedicata.

Testo Legge 162 del 5 novembre 2021

Documento PDF - 58 KB

Testo "Prassi di Riferimento UNI/PdR 125/2022"

Documento PDF - 1,01 MB

Decreto Bonetti del 29 aprile 2022

Documento PDF - 85 KB

Linee Guida per la parità di genere nel linguaggio

Documento PDF - 518 KB